Viaggio in Toscana: Tenuta di Sticciano
La seconda tappa del nostro viaggio in Toscana ci porta alla Tenuta di Sticciano, nella Val d’Elsa, tra Firenze e Siena, non lontano da San Gimignano.
È un resort dalla storia antica, situato in una suggestiva posizione paesaggistica, sviluppatosi nel tempo dall’unione di poderi risalenti al periodo medioevale, sorti su antichi insediamenti etruschi e romani; l’impianto architettonico dei giorni nostri è datato 1400 e abbraccia il corpo centrale della villa che, nel 1700, ha subito una importante ristrutturazione grazie ai Medici Tornaquinci, storica famiglia simbolo del Rinascimento fiorentino.
Tenuta di Sticciano si presenta come una rilevante realtà che produce vini e oli extravergine, ottenuti da uve e olive coltivate e raccolte nei propri terreni, oltre a tartufi pregiati, da scoprire nei 50 ettari di proprietà dell’azienda. Sono 160 gli ettari complessivi della tenuta, parzialmente coltivati, ricchi di boschi, pieni di piante secolari e punteggiati da 3.000 ulivi dai quali si ottiene un olio extravergine biologico.
L’azienda è anche protagonista dell’enologia di una parte di Toscana celebre per i vuoi vini, fortemente territoriali e di qualità: nei 23 ettari vitati della proprietà, posti a circa 300 metri sul livello del mare si coltivano chardonnay, pinot grigio, traminer come uve bianche, e sangiovese, cabernet sauvignon, canaiolo e merlot per quelle rosse. È una terra difficile in quanto richiede molta attenzione e tempestività ma, allo stesso tempo, molto appagante poiché regala profumi e sapori unici.
Attualmente sono cinque le referenze prodotte dalla Tenuta: Argillaria è un Bianco Toscana Igt (30% Trebbiano toscano, 40 % Chardonnay, 15% Pinot Grigio, 15% Tramin) affinato per sei mesi in acciaio e due in bottiglia, che regala sentori di fiori e frutti bianchi, freschezza al palato, mineralità e sapidità: ideale come aperitivo; Canto alle Rose (Rosato Toscana Igt) è prodotto da uve sangiovese in purezza e affina in acciaio inox sulle fecce fini per 4 mesi. Di colore rosa vivace, al naso si presenta fresco con note di piccoli frutti rossi, mentre al palato risulta vivace con una nota di sapidità; sempre uve sangiovese, questa volta abbinate con merlot e cabernet sauvignon per il rosso Cantastorie: vellutato al palato, è caratterizzato da frutti rossi e spezie, esaltati dall’affinamento in barrique per 24 mesi.
I vini più legati al territorio sono i due Chianti Docg: il Maggiano (sangiovese al 95%) presenta tannini resi più morbidi da una piccola percentuale di canaiolo nero, che lo rendono perfetto con primi piatti a base di ragù di carne e funghi, mentre il Villa di Sticciano è una Riserva sangiovese in purezza, affinato in tonneaux di rovere francese di secondo e terzo passaggio per 16 mesi ed in bottiglia per almeno 4 mesi; un vino di corpo, ben equilibrato, in linea con i rossi di grande tradizione della zona.
Tenuta di Sticciano ha vissuto un recente cambio di proprietà, acquistata alla fine del 2020 da un imprenditore di Singapore, innamorato della Toscana, che opera da oltre 30 anni come sviluppatore immobiliare; oggi è al centro di un importante progetto di rinnovamento, ampliamento dei servizi e di rilancio volto a farla diventare uno tra i più esclusivi country resort del paese.
Il corpo centrale dell’attuale dimora ospita 8 camere matrimoniali e una suite panoramica su due livelli con vista sulla vallata; sono ambienti, dedicati ai maestri del rinascimento fiorentino, silenziosi e raffinati, di recente impreziositi con materiali pregiati per un completo e garbato restyling che non ne ha snaturato l’impianto architettonico. Quindici sono gli appartamenti dell’agriturismo, situati in quattro diversi edifici in stile rustico toscano cui si aggiunge una villa, ospitata nell’antico fienile.