Usavano acqua e zucchero per produrre falso vino
I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, con la collaborazione di funzionari dell’Ispettorato Repressione Frodi (ICQRF) del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, hanno sequestrato un laboratorio clandestino e uno stabilimento enologico, entrambi con sede a Partinico, 250 quintali di zucchero solido, 300 ettolitri di zucchero già disciolto in acqua e oltre 37 mila ettolitri di vini e mosti recanti indicazioni geografiche o denominazioni di origine contraffatti nonché sofisticati con zucchero e acqua.
Alcune aziende vendevano prodotti con false denominazioni di origine e indicazioni geografiche siciliane, ottenuti mediante l’utilizzo fraudolento di zucchero (miscelato con l’acqua). Zucchero di barbabietola e zucchero di canna, acquistato in nero, veniva portato in un laboratorio clandestino, dove veniva effettuata la miscelazione con acqua per ottenere un composto liquido strumentale alla preparazione di falsi vini e mosti. Questo liquido era poi destinato a uno stabilimento enologico di Partinico che, in seguito, vendeva i vini e mosti contraffatti e sofisticati. E’ stato accertato che, tra il 2018 e il 2020, sono stati venduti in tutta Italia oltre 90 mila ettolitri di prodotto vinoso a cantine vitivinicole e acetifici, risultati estranei alla frode agro-alimentare.
Sono in corso perquisizioni e sequestri su tutto il territorio nazionale al fine di bloccare le partite di prodotto contraffatto e adulterato distribuite dai responsabili dell’attività illecita, che rispondono dei reati di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, di frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine.
“Una operazione importante, capillare, che ha fatto emergere un vero e proprio sistema economico e produttivo basato sulla contraffazione, sulla frode, sulla concorrenza sleale a danno delle nostre indicazioni geografiche, delle imprese sane, dei consumatori – ha commentato la ministra Bellanova – Grazie al nostro ICQRF, alla Procura e alla Guardia di Finanza, Comando Provinciale di Palermo per il loro importante lavoro. Ancora una volta si conferma la qualità del nostro sistema di contrasto alle frodi alimentari e alla contraffazione, rafforzato proprio recentemente dal Protocollo d’Intesa stipulato nel luglio scorso tra Comando generale della Guardia di Finanza e il nostro Ispettorato.”
Coldiretti, invece, ha sottolineato che con l’emergenza Covid è rischio truffe sugli scaffali con un prodotto alimentare su dieci risultato irregolare ai controlli (10,1%), con timori per la salute ed il portafoglio dei consumatori ma anche concorrenza sleale nei confronti dei produttori e commercianti onesti già provati dalla crisi provocata dal virus.