Oscarwine a Vinòforum tra vini, dibattiti e sorprese
Dovendo scrivere della presenza di oscarwine a Vinòforum, il rischio di scadere in un semplice elenco di ringraziamenti è alto. Concentriamoci sui fatti. In tre giorni, abbiamo accolto oltre 200 ospiti all’interno del nostro stand e file di persone all’esterno, in attesa davanti al banco dei sommelier per degustare la nostra selezione di vini e parlare con i produttori che hanno raccontato e condiviso le loro storie.
La maggiore soddisfazione è stata questa, il dibattito e una risposta entusiasta alla nostra proposta di vini, sbilanciata verso il sud, in particolare la Calabria, voluta fortemente per far conoscere un mondo tutto da scoprire, che paga ancora alcuni errori del passato che ne hanno penalizzato l’immagine, ma che negli ultimi 20 anni ha fatto passi da gigante. La gente ha apprezzato la possibilità di poter scegliere tra ben tredici cantine, espressioni del Consorzio per la Tutela e la Valorizzazione dei vini D.O.C. Cirò e Melissa (Ippolito 1845, Librandi, Enotria, Vigneti Vumbaca, Calabretta Cataldo Viticoltore, Fezzigna Vini, Cantine Greco, Terra degli Enotri di Saverio Calabretta, Brigante Vigneti e Cantina, Romano Vini, Senatore Vini, Cantina Campana e Baroni Capoano), più Cantine Lento, dinamica realtà a conduzione femminile del lametino, scoprendo i vitigni autoctoni regionali e le loro diverse declinazioni.
Abbiamo registrato un fortissimo interesse per i vini rosati, a dimostrazione che questa tipologia di prodotto è viva, vitale e che ha solo bisogno di una spinta per farsi conoscere e apprezzare. Chi pensa che il rosato sia un prodotto tipico solo di alcune regioni, non esportabile o destinato a scomparire è totalmente fuori strada. In questo senso, in Italia molte cantine devono ancora lavorare efficacemente sul marketing. A proposito di rosè, per non fare torto a nessuno degli amici calabresi, ci spostiamo a nord per citare Tenuta Cerulli Spinozzi e il suo Gruè Cerasuolo d’Abruzzo DOC – ottenuto da uve Montepulciano – un vino che si avvicina molto ai gusti dei romani, che ben conoscono il vitigno a bacca nera.
A proposito di rossi, confermiamo quanto affermiamo da tempo: con le giuste accortezze questi vini si possono bere anche d’estate. Le basse temperature da frigo rendono freschi e piacevoli bianchi e rosati, ma perché privarsi del piacere di un rosso durante i mesi estivi? Abbassatene leggermente la temperatura e avrete piacevoli sorprese. Abbiamo proposto moltissime etichette di rosso, degustate con gran piacere dal pubblico della kermesse romana. In questo caso, menzione per “Orgoglio”, Refosco Peduncolo Rosso dell’azienda friulana Vini Belluzzo, ottenuto da un vigneto lavorato interamente a mano e prodotto in poche migliaia di bottiglie solo nelle migliori annate, che ci ha dato occasione di spiegare ai meno esperti che il Friuli non è solo terra di bianchi come erroneamente credono in molti (e torniamo al discorso fatto sopra sul marketing).
Veniamo adesso alle bollicine. Abbiamo selezionato il Prosecco di Tenute Lento e lo Spumante Metodo Classico di Alberto Fiori e l’ Alta Langa DOCG Spumante Metodo Classico di Roccasanta, entrambi ottenuti da pinot nero in purezza. L’asse delle bollicine veneto-lombardo-piemontese ha messo a confronto diverse realtà produttive, tre tipologia di bolla per tutti i gusti.
Chiudiamo con i bianchi. Ne abbiamo assaggiati tantissimi ma la sorpresa è stato un prodotto laziale: L’Emiro Bianco del Castello di Corcolle. Questa Malvasia Puntinata ha confermato che i vini locali, per cultura, nome e ricordi, hanno grande presa sul territorio.
Avevamo detto chiudiamo? Allora apriamo una parentesi sul… gin. Marco e Gianmarco, proprietari di Gin Vitro, ci hanno preso per mano al termine delle degustazioni per portarci nel mondo di questo prodotto, abbinato per l’occasione a un dolce che ha spiazzato i nostri ospiti e amici: il panettone. Lorenza Rizzi de La Circe B ci ha fatto conoscere i suoi panettoni estivi, arricchiti da frutta di stagione al posto dei classici uvetta e arancia candita: una novità che unisce la piacevolezza di un dolce invernale alla freschezza dell’estate.
E con questo è tutto. Vi salutiamo e andiamo a studiare le novità per i prossimi eventi…e per Vinoforum 2023…