Montalcino piange Ezio Rivella, l’uomo del Brunello
Erano gli anni Settanta quando un enologo astigiano classe 1933 di nome Ezio Rivella “sbarcò” a Montalcino per realizzare un progetto voluto e sostenuto economicamente dalla famiglia italo-americana dei Mariani, dando vita nel 1978 a Banfi.
Oggi, il mondo del vino e la sua Montalcino danno l’addio a Rivella, considerato il primo manager enologo italiano; tra le altre cose fu Cavaliere del lavoro, Presidente del Comitato Nazionale Vini Doc, dell’Unione Italiana ed Internazionale degli Enologi, primo italiano alla guida dell’Union des Œnologues, Vicepresidente dell’Office International de la Vigne et du Vin di Parigi, presidente di Assoenologi dal 1975 al 1986 e, nel 2010, fu eletto Presidente del Consorzio dei produttori del Vino Brunello di Montalcino, affiancato dai vice Donatella Cinelli Colombini, Marco Cortonesi e Giancarlo Pacenti. Quando si insediò disse: “Dobbiamo lavorare tutti insieme e riposizionare Montalcino al vertice della vitivinicoltura italiana. Lavorerò per tutti e sarò il presidente di tutti.”
Nella sinossi della sua biografia “Io e Brunello. Come portai Montalcino nel mondo” si legge: “All’alba degli anni Settanta, Montalcino è un paese della Toscana meridionale come tanti, anzi, forse se la passa un po’ peggio di altri. A Montalcino c’è però un vino che gli intenditori dicono essere buono, per il quale si utilizza l’uva Sangiovese che, da quelle parti, viene chiamata Brunello. È apprezzato, ma la produzione è limitata e, soprattutto, lo fanno in pochi. Poi, un giorno, arriva un signore piemontese. È un enologo molto noto, ma qui ancora quasi sconosciuto. Si chiama Ezio Rivella e inizia a girare fra le colline montalcinesi perché ha in mente un progetto ambizioso e in tasca i dollari di una famiglia italo-americana, i Mariani di New York, per realizzarlo. Da quel momento, nulla sarà più come prima a Montalcino. Questa è la storia di un sogno, della realizzazione di un’azienda vinicola pensata per essere un modello vincente e di riferimento; un’azienda che, nata dall’intraprendenza di un uomo, ha trasformato un intero territorio decretandone la fortuna e rendendolo famoso in tutto il mondo. Tuttavia questo libro non ci offre solo il resoconto di un’avventura imprenditoriale di successo, ma ci permette di addentrarci nell’universo del “nettare degli dei” accompagnati da chi l’ha cambiato per sempre.”