La truffa: bottiglia di pregio, vino da discount
Immaginate di acquistare una bottiglia pregiata, pagandola cifre a quattro zeri, e di ritrovarvi un falso tra le mani.
Un gruppo di falsari aveva messo in piedi un sistema per contraffare grandi marchi e metterli in vendita su piattaforme di aste online.
I malcapitati acquirenti si trovavano così a degustare non i Barolo o gli Amarone sperati ma vino da discount.
I carabinieri del Nas di Firenze hanno scoperto la truffa e questa mattina sono scattate perquisizioni nelle province di Avellino, Barletta-Andria-Trani, Brescia, Como, Foggia, Pisa, Prato e Roma. Undici gli indagati, in concorso, per contraffazione, al termine di indagini iniziate nel 2018.
Il progetto era articolato in più fasi e città. Nella zona di Prato, in Toscana, due persone si occupavano di reperire nel canale Ho.Re.Ca. bottiglie vuote autentiche di vini pregiati. Le stesse venivano pulite e riempite con vini diversi da quelli dichiarati in etichetta, economici di scarsa qualità, acquistati nella grande distribuzione od online. Per completare l’opera, i contraffattori – la centrale si trovava a Brescia – sigillavano il tutto con tappi in sughero e capsule di colore uguale o simile all’originale, sulle quali venivano apposti falsi sigilli di garanzia per dissimulare segni di riconoscimento presenti invece sulle capsule autentiche.
I falsi venivano commercializzati in Italia e all’estero (Spagna, Germania, Belgio, Francia ed Usa i canali preferiti), principalmente sulla piattaforma di Ebay, grazie alla quale è stato possibile tracciare le transazioni eseguite e il mercato illecito. Sul web, i truffatori avevano creato decine di account per far salire il prezzo delle aste e creare feedback positivi per creare una credibilità fittizia ai venditori dei falsi.