La La Wine: storie di vino al femminile
Il lockdown forzato di questi ultimi mesi ha dato tempo e stimolo alla creatività, facendo nascere nuove storie e nuovi modi per raccontarle, anche nel mondo del vino.
Una di queste storie riguarda quattro amiche, appassionate ed esperte del settore, che hanno dato vita a un nuovo progetto sull’enogastronomia, con un nome che è tutto un programma: La La Wine.
Anche chi non è un cultore della materia, avrà colto l’assonanza cinematografica nel nome di questo format tutto al femminile, che non ferma qui i riferimenti al grande e al piccolo schermo: tutte le rubriche che si alternano di volta in volta nel talk show (che va in onda sulle piattaforme social di La La Wine tutti i giovedì all’ora di pranzo) hanno infatti un chiaro rimando ad alcuni titoli cult del mondo dei film e delle serie tv. Andiamo a scoprirli insieme a loro.
“Good Morning Wine – come ci racconta Giordana Talamona, giornalista, addetta stampa e sommelier appassionata, oltre che instancabile viaggiatrice ed inguaribile ottimista – prende spunto da una notizia di attualità riguardante il mondo enogastronomico. L’ospite della rubrica è sempre un professionista del settore, a cui vengono rivolte una serie di domande che danno vita a un dialogo accattivante dai ritmi serrati, per dar modo agli spettatori di saperne di più su un tema specifico.”
Barbara Amoroso, toscana di nascita, giornalista per incoscienza e sommelier per passione (il suo mantra: bere poco ma bere ottimo), ci parla invece di Taste’s Anatomy: “Un vino, una birra, un piatto, un territorio, un abbinamento…insomma, la cucina e tutto quel che ne comporta. In ogni puntata interverrà un personaggio che ci guiderà in una degustazione o una preparazione, con suggerimenti utili e aneddoti divertenti. Il tutto sempre all’insegna del ritmo e della leggerezza.”
Francesca Ciancio è giornalista professionista e da quando ha incontrato il vino (e il cibo) nella sua professione, non l’ha più mollato: è diventata sommelier Ais, degustatrice per guide famose e firma conosciuta del settore. Sentiamo cosa ci dice di Dirty Drinking: “È la rubrica in cui rientra tutto quello che non è mai stato detto sul vino! Niente di scandaloso (come farebbe supporre il titolo – ndr), solo un contenitore in cui si raccontano storie e progetti di persone che hanno in qualche modo a che fare con l’enogastronomia, ma non in modo diretto. Si parla di arte, psicologia, cinema, sesso, stile, curiosità che si intersecano col vino. Un magazine in pillole ricco di aneddoti, con ospiti che spaziano in diversi settori.”
Infine, ultime ma non per questo meno importanti, ecco Stappate di Casa nel racconto di Michela Mozzanica, amante della montagna, della buona cucina e dei viaggi, che si è appassionata al vino italiano dopo aver trascorso un lungo periodo lontano dal belpaese: “Si tratta della nostra rubrica jolly, che apparirà una volta ogni tanto, come una meteora. È lo spazio dedicato a storie di donne che, in qualche modo, hanno vissuto una vita incredibile: dal cambiare lavoro al trasferirsi in un altro paese, dall’inventarsi progetti al gestirne di folli e vincenti. Le donne che piacciono a noi, insomma.”
Quattro donne e quattro rubriche per una proposta con un manifesto programmatico molto chiaro, che prende ispirazione dal film che dà il nome al progetto: far venire voglia di ballare con un buon bicchiere di vino in mano, ma anche e soprattutto riportare nella giusta ottica il binomio donne e vino, in passato troppo spesso non tenuto nella dovuta considerazione.
Siamo sicuri, vista la professionalità e la determinazione delle amiche di La La Wine, che questa volta non succederà.
La La Wine vi aspetta tutti i giovedì alle 13.45 sui suoi canali social.