Il restyling delle etichette di Monteverro
La storica azienda maremmana Monteverro inaugura un progetto di rivisitazione grafica per creare una sinergia estetica con la filosofia della cantina, fatta di eleganza e linearità. Incastonata tra le dolci colline della Costa D’Argento, uno sguardo rivolto a Capalbio e uno al mare, la cantina gioiello della Toscana del Sud si racconta attraverso i suoi vini, ma desidera anche parlare un lessico diverso, che trova ragione d’essere nel cambiamento grafico messo in atto.
“Abbiamo realizzato un restyling della parte iconografica dei nostri prodotti”, racconta il gruppo Marketing di Monteverro. “L’idea era quella di dar vita a un logo più contemporaneo, leggero, specchio della nostra filosofia che vede la tenuta – la cantina, le vigne e la squadra di lavoro – come un sistema sinergico e armonioso di cui i vini sono l’espressione, un idioma immediato con cui dialogare con il proprio pubblico”. Less is more, dunque. Ci si libera del superfluo, non un cambio di rotta repentino, ma una rivisitazione per raccontare come Monteverro sia cresciuta e si sia evoluta in questi vent’anni di storia. Il tratto si è fatto più leggero, il logo si è liberato del colore dello sfondo per far emergere il disegno della M, per il nome del vino si è scelto un font più piccolo e l’anno abbandona il corsivo per una maggior leggibilità. A curarne il restyling, l’agenzia NSG – Strategic Branding Communication di Bergamo.
“Anche il tratto dei disegni sullo sfondo si alleggerisce”, raccontano. “I nostri vini di punta – Monteverro, Tinata e Chardonnay – da sempre sfoggiano etichette evocative delle vigne da cui prendono vita. Abbiamo scelto di tenerle ma renderle ancora più leggere, come se fosse una citazione, uno spunto, un sussurro”. La semplicità si traduce in eleganza, la leggerezza in raffinatezza, i font scelti in leggibilità. “Una trasformazione che racconta come ci siamo evoluti e come la cantina abbia un’anima sempre più contemporanea, mantenendo contestualmente le sue radici nel territorio e nella tradizione. Equilibrio, armonia, passione e amore e rispetto della natura: ecco le parole chiave di questa evoluzione”.
“Un cambiamento estetico che è anche lo specchio di un’evoluzione sostanziale”, concludono dalla cantina. “Il 2019 è un’annata molto importante: è la prima 2019 è completamente biologica di tutta la gamma”. Dall’iniziale convenzionale sono passati – più di 10 anni – a un approccio biologico e nel 2017 è stata intrapresa la strada della certificazione: ha avuto così inizio la transizione di 2 anni per avere un prodotto certificato in etichetta. “È stata una presa di coscienza e progressiva sull’importanza di lavorare per preservare il più possibile la terra che ci ospita”, spiega il team di lavoro della cantina. “E oggi le analisi del suolo che facciamo regolarmente ci dicono che la conduzione biologia sta dando i suoi frutti per un suolo più vivo, le api che ospitiamo – sentinelle dell’ambiente – sono produttive e felici tra i fiori del sovescio”. In una visione più ampia di rispetto del luogo, da un paio di anni la tenuta ospita anche un orto biologico dei dipendenti, dove ognuno dà un contributo e alla fine si raccolgono i frutti di un lavoro collettivo, biologico, rispettoso delle stagioni.
Una nuova immagine per Monteverro, ma rimane intatta la sua filosofia incentrata sul rispetto della natura, dei suoi valori e dei suoi tempi.
Photo credits: Leif Carlsson