Il pinot nero fa squadra in Oltrepò
Oscarwine è stato a “Oltrepò: Terra di Pinot Nero”, l’evento organizzato da venti produttori del territorio con la partecipazione del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, per scoprire uno dei vitigni più amati al mondo nella sua declinazione lombarda.
Nell’incantevole cornice della Tenuta Pegazzera di Casteggio si sono tenute due masterclass (una sul Metodo Classico condotta da Alessandra Piubello e l’altra sul Pinot Nero vinificato in rosso guidata da Filippo Bartolotta) e un walk around tasting che è stato anche occasione di incontro e confronto tra le aziende e i partecipanti.
Ottavia Giorgi di Vistarino, tra i principali promotori dell’evento con la sua cantina Conte Vistarino, ha raccontato a oscarwine le sue impressioni: “La manifestazione è stata fortemente voluta da Francesca Seralvo di Tenuta Mazzolino, che fin dal suo arrivo in Oltrepò ha spinto per organizzare iniziative che vedessero le cantine come soggetti attivi. Essendo vice presidente del Consorzio, ho pensato che l’appoggio istituzionale avrebbe dato ancora più visibilità, sia a livello politico che mediatico. Devo dire che tutti i proprietari hanno accolto l’idea con entusiasmo e voglia di comunicare in maniera diversa da quanto fatto in passato. Mi fa piacere vedere i produttori uniti e coesi: questo porterà sicuramente un miglioramento qualitativo, grazie al confronto e alla voglia di crescere.”
“È il primo evento di questo livello che organizziamo – continua la vicepresidente – ma siamo riusciti a mettere insieme una serie di elementi importanti per comunicare questo vino e il suo territorio: produttori con belle storie e vini di qualità, moderatori e ospiti autorevoli del settore, una splendida location, un’ottima organizzazione. Sono tutti ingredienti che possono portare a un buon risultato finale, anche se la strada è ancora lunga. Non vogliamo fermarci solo all’aspetto comunicativo. L’idea di fondo è quella di lavorare sul prodotto per arrivare a regime con la presentazione dell’annata, soprattutto per quanto riguarda lo spumante, organizzando per esempio le sboccature corrette per un’anteprima dei vini nel periodo natalizio, oppure stimolando i produttori a conservare più a lungo le vecchie annate.”
“Le prospettive per il futuro dell’evento sono di forte crescita – conclude la Vistarino – senza nessuna preclusione verso i colleghi che per motivi logistici non sono presenti oggi. Si cercherà di portare sui tavoli la migliore produzione possibile e sarà quindi il vino stesso a decidere la partecipazione delle varie cantine. Ovviamente, ci sarà sempre il nucleo storico dei soci fondatori a guidare la fila, ma le porte saranno aperte a tutti a un’unica condizione: la qualità dovrà essere il motore di tutto. Dobbiamo diventare più severi e selettivi, in primis verso noi stessi.”
Abbiamo parlato anche con Carlo Veronese, presidente del Consorzio: “L’evento è nato dalla volontà dei produttori, che si sono riuniti e tassati per organizzare questo focus sul pinot nero. Di queste venti aziende, quattordici fanno parte del consorzio e sette hanno una persona nel consiglio di amministrazione, quindi abbiamo cercato di fare il possibile per dare anche il nostro contributo come istituzione, perchè sono convinto che soprattutto in momenti come questo sia fondamentale costruire reti, non erigere muri. In un territorio in cui spesso si dice che le aziende sono poco unite, il fatto che un gruppo così importante ed eterogeneo – oggi sono presenti cantine dai grandi numeri insieme a diversi piccoli produttori – si sia riunito per creare questa manifestazione è sicuramente un aspetto positivo.”
“Il pinot nero pur non essendo a livello di numeri il prodotto più importante del nostro territorio, può diventare un importante veicolo di comunicazione – ha aggiunto il presidente – Come consorzio stiamo cercando di lavorare per fare in modo che questi momenti di incontro e di confronto siano sempre più numerosi e abbiano una crescita costante nel tempo. Troppo spesso in passato in Oltrepò abbiamo sentito parlare di “anno zero” in occasione di varie manifestazioni a cui poi non è mai stato dato il giusto seguito.”
Francesca Seralvo, ideatrice della manifestazione e titolare di Tenuta Mazzolino, ha concluso: “Devo fare i complimenti a Cecilia Zanasi, che con la sua agenzia si è occupata dell’organizzazione dell’evento: la location è splendida e tutto ha funzionato alla perfezione. Sono molto contenta di vedere che la nostra idea di provare a fare squadra abbia ottenuto un risultato significativo a livello di partecipazione. Oggi ho visto tutti i miei colleghi molto contenti e spero che questa sia solo la prima di una serie di occasioni di confronto, innanzitutto tra di noi, per migliorare la qualità della produzione e per comunicare nel modo giusto un territorio e dei vini così importanti.”