Il Marchese del Grillo diventa un vino: Gasperino
L’Associazione Marchese Onofrio del Grillo è nata a Fabriano nel 2021, in occasione dei quaranta anni del film di Mario Monicelli dedicato al nobile romano amante e autore di colossali scherzi. Il gruppo più che alle burle pensa a un obiettivo serio, quello di organizzare eventi e sviluppare la promozione di prodotti d’eccellenza al fine di valorizzare il territorio, un’area duramente colpita dal sisma del 2016.
Lo scorso 17 dicembre, in una villa di Fabriano appartenuta al Marchese del Grillo, l’Associazione ha presentato un vino dedicato a “Gasperino er carbonaro”, l’eccentrico urbiacone, sosia popolano del nobile Onofrio. Si tratta di un Verdicchio dei Castelli di Jesi Brut, il cui ricavato verrà in parte destinato a eventi e attività di promozione del territorio e in parte devoluto in beneficenza.
Fabio Bianchi, presidente dell’Associazione Marchese Onofrio del Grillo, ci ha raccontato questo progetto.
Come è nata l’idea di un vino dedicato al Marchese del Grillo?
“Probabilmente non molti sanno che il Marchese del Grillo è un personaggio realmente esistito e che, pur essendo vissuto per lungo tempo a Roma, nacque in realtà nelle Marche, a Fabriano, città cui rimase sempre molto legato e in cui trascorse gli ultimi anni della sua vita. L’idea è stata legare la promozione dei prodotti del nostro territorio alla sua figura, resa nota al grande pubblico dall’indimenticabile interpretazione di Alberto Sordi nel film del 1981.”
Con quale criterio avete associato una bollicina a “Gasperino er carbonaro”?
“Nel film, Gasperino è fortemente legato al vino: esilarante la scena in cui nel palazzo cerca di rimanere composto sulla sua poltrona dopo aver “abbondantemente degustato” il vino direttamente dalle botti accatastate in cantina. La prima etichetta non poteva che essere dedicata a lui! Nel selezionare il vino abbiamo scelto di puntare su un grande classico delle nostre zone, il Verdicchio, prodotto che sta riscuotendo ampi successi a livello internazionale, fuso con una tradizione, quella della spumantizzazione, documentata nelle Marche fin dal 1622. Inoltre il nome stesso “Gas…perino”, suggerisce un vino frizzante, schietto e un po’ sopra le righe, proprio come il “carbonaro.”
Quale cantina ha prodotto il vino?
“L’azienda selezionata per questa prima collaborazione è Colonnara, che ha messo a disposizione del progetto la sua grande esperienza. Prima di decidere, i nostri esperti sommelier hanno valutato ben cinque tipologie di Verdicchio e alla fine abbiamo scelto quello di Colonnara.”
Avete un forte legame col territorio. Quali iniziative tenete per promuoverlo e per aiutarlo, soprattutto dopo la ferita del terremoto che ancora non si è rimarginata?
“Il nostro territorio sta vivendo un periodo di profonda crisi economica, anche a seguito degli eventi sismici – del 1997 prima e del 2016 poi – e il rischio concreto è quello di un vero e proprio spopolamento. Dopo aver riflettuto sulle molte potenzialità che avremmo potuto esprimere, ci è sembrato naturale reagire ispirandoci allo spirito burlone del nostro celebre antenato-concittadino: chi non ricorda il motto “il Grillo del Marchese sempre zompa, chi zompa allegramente bene campa”? In cantiere abbiamo molte iniziative: serate conviviali ma anche rievocazioni ed eventi dedicati alla comicità con l’obiettivo di fare leva sulla figura del Marchese del Grillo per incrementare anche l’attrattività turistica del nostro splendido appennino marchigiano.”
Se potesse scegliere tre tipologie di vini delle Marche e abbinarli ad altrettanti personaggi del film, su quali punterebbe?
“Se rispondessi a questa domanda svelerei i vini che presenteremo nei prossimi mesi: posso solo anticipare che si sta lavorando alla selezione di un rosso di qualità, il quale verrà dedicato alla figura del Marchese. Ci sarà poi un verdicchio fermo, pensato per un uso più quotidiano, ed infine un rosé che come si può facilmente intuire sarà dedicato alla più nota figura femminile del film: la bella attrice francese Olimpià. Posso comunque anticipare che uno dei vini verrà presentato durante l’evento che stiamo organizzando per il 5 marzo 2022 nella terrazza della villa che fu residenza estiva del Marchese.”
Per citare er sor marchese, di quel vinello dedicato a Gasperino quante bottiglie sono state fatte e dove stanno oltre che a casa sua (ovviamente non la paragoniamo al contabile ladrone dei Grillo)?
“La produzione di “Gasperino” è stata volutamente limitata, ne sono stati imbottigliati 480 esemplari ma abbiamo messo da parte un quantitativo e, visto l’ampio interesse che sta suscitando, siamo già pronti a distribuirlo. In futuro, indagheremo meglio se alcune bottiglie siano davvero rimaste a casa del contabile (ma al momento non ci è dato saperlo).”