Il Brunello vola nel primo quadrimestre 2022
Il primo quadrimestre 2022 ha registrato una prestazione positiva del Brunello di Montalcino grazie alle 2 annate all’esordio sul mercato, Riserva 2016 e 2017.
I dati arrivano dl Consorzio del vino Brunello di Montalcino che ha elaborato, su base Valoritalia, i numeri sulla denominazione aggiornati ad aprile.
La 2016 prosegue la propria corsa sulla scia delle buone prestazioni dello scorso anno, in buona parte con una Riserva ormai in esaurimento: sono circa 536 mila le bottiglie ancora da commercializzare, il 5% rispetto al totale prodotto – e già venduto – di un millesimo tra i più premiati nella storia di Montalcino.
Buone notizie anche per la 2017, che con Benvenuto Brunello per la prima volta a novembre ha reso necessario un cospicuo anticipo delle fascette consegnate già nel 2021 (3,1 milioni). La nuova annata commerciale, che sconta una produzione nettamente inferiore a quella precedente (l’equivalente di circa 2 milioni di bottiglie in meno), in soli 4 mesi ha già immesso sul mercato il 60% della propria consistenza iniziale rispetto al 53% nel pari periodo dello scorso anno.
“Con oltre 2 milioni di bottiglie in meno – ha detto il presidente del Consorzio, Fabrizio Bindocci – per molti produttori sta diventando difficile riuscire a evadere le richieste del mercato. Ma per una denominazione come la nostra, che vuole progredire ancora sul fronte del valore e quindi del prezzo medio, può essere l’occasione per orientare l’offerta verso un posizionamento più alto.”
Secondo il nuovo Osservatorio prezzi del Consorzio, il valore medio del vino principe della Toscana ha già cominciato a crescere in modo significativo nel 2021 (+8%) e ha registrato un ulteriore incremento del prezzo medio nel primo trimestre di quest’anno.