Antoniolli: “A tutto Müller” segnale per turismo
Ultimi giorni per la quinta edizione della kermesse enologica “A tutto Müller”, oltre 30 eventi in programma fino al 12 luglio dalla Valsugana all’Altopiano della Paganella, dalla Vallagarina all’Altopiano di Pinè, dal Lago di Garda alla Valle di Cembra, passando per la città di Trento.
“Siamo soddisfatti della risposta che sta ottenendo l’evento – ha commentato Francesco Antoniolli, Presidente della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino, società organizzatrice della manifestazione – Dopo il lockdown, ci tenevamo che “A tutto Müller” si tenesse nel canonico periodo di svolgimento, senza slittamenti o rinvii di un anno: volevamo dare un segnale.”
Alla chiamata della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino hanno risposto oltre 50 soci che stanno dando vita al ricco programma di appuntamenti, che terminerà fra quattro giorni.
“A tutto Müller attira sempre molto pubblico – ha sottolineato Antoniolli – Il nostro obiettivo è creare occasioni di incontro ma soprattutto far vivere e conoscere il nostro territorio attraverso i nostri vini. Infatti, stiamo già programmando gli altri “A tutto”: i prossimi due si terranno a settembre e a ottobre e saranno dedicati al Teroldego Rotaliano (3-13 settembre) e al Marzemino (1-11 ottobre), altri due vitigni rappresentativi del Trentino.”
Il presidente, ricordando la crisi legata al recente lockdown, ci tiene a rassicurare i turisti che sceglieranno il Trentino come loro metà nei prossimi mesi: “La nostra regione è caratterizzata da grandi spazi, montagne, è un luogo predisposto naturalmente al distanziamento fisico. Vogliamo ripartire dopo lo stop invernale che ha bloccato la stagione sciistica, iniziata molto bene; non dimentichiamo, poi, la zona non alpina che ha subito un altro colpo nelle giornate più calde: il territorio ha perso 70 giorni di turismo.”
La perdita economica è stata importante, inutile nasconderlo: attualmente solo un 60% della ristorazione ha riaperto e un 30% ha deciso di rimanere alla finestra e decidere cosa fare, timorosa di un nuovo lockdown con l’arrivo dei mesi freddi: “Purtroppo è così, parliamo di svariati milioni di euro persi ma noi, come sempre, ci rimboccheremo le maniche. Sotto lockdown, il lavoro in campagna non si è mai fermato ma i tempi della burocrazia hanno creato problemi per la cassa integrazione e l’arrivo dei soldi. Ci siamo adeguati al Covid e ora sorridiamo anche con la mascherina: siamo positivi. Ci tengo a ribadire che chi verrà a trovarci troverà un Trentino in sicurezza: superate le vostre paure, da noi le norme sono rispettate e potrete vivere una vacanza in tranquillità.”
Antoniolli torna sulla manifestazione in corso: “In questi giorni celebriamo un vitigno tipico del nostro territorio, una delle nostre eccellenze. Spesso, quando si parla di viticultura eroica si fa l’esempio della Liguria. Vero, però vi invito a vedere la nostra Val di Cembra: centinaia di chilometri di muretti e terrazzamenti, uno spettacolo. Anni fa, non c’era il turismo che c’è oggi ma la gente, nonostante le difficoltà, non abbandonò le case, rimase a lavorare: i nostri giovani oggi investono sul territorio, non scappano. Grazie a questa dedizione, sono nati dei Müller straordinari: minerali, profumati e, in alcuni casi, destinati all’invecchiamento. Vini che, non a caso, nel corso degli anni hanno vinto molte degustazioni alla cieca…”
Adesso è tempo di vincere un’altra sfida, quella contro la crisi da Covid.