Anime e vino: robot, calciatori e rivoluzionari
Nuovo episodio dedicato alle citazioni del vino nei cartoni animati. A quanto pare, i cattivi degli anime hanno una particolare predilezione per il vino rosso ma soprattutto per disintegrare i calici scagliandoli contro le pareti dopo una sconfitta.
Iniziamo dal principe Sirius (Heinel in originale), capo dei boazani, una popolazione aliena che tenta la conquista della Terra nella serie Vultus 5 (Chōdenji Mashīn Borutesu Faibu, “Macchina Superelettromagnetica Voltes V”), andata in onda nella terra del sol levante nel 1978 e in Italia cinque anni dopo. Sirius è uno dei primi arcinemici “bellocci” a comparire in un anime, un “bishonen”, termine giapponese per descrivere alcuni tipi di bellezza maschile.
Come tutti i boazani, Sirius veste abiti che ricordano la rivoluzione francese, una contaminazione forse voluta dal regista Tadao Nagahama che, oltre a questa serie, diresse anche i primi 18 episodi di Lady Oscar.
Nell’anime, si vede Sirius/Heinel sorseggiare più di una volta vino rosso, in alcuni casi in compagnia della bella Kazarine (Rii Catherine) che, come tante innamorate degli anime, farà una “finaccia” senza veder coronato il suo sogno d’amore.
Parlando di amori sfortunati e di Tadao Nagahama, come non parlare della sopracitata Lady Oscar (in originale Berusaiyu no bara, “Le rose di Versailles”)?
Da buoni francesi, Oscar François de Jarjayes e gli altri protagonisti – Andrè e sua nonna, il Conte Fersen, e Jeanne Valois per citarne alcuni – non disdegnano un buon bicchiere di rosso. Nell’episodio numero quattro “L’intrigo” (non si capisce perché non abbiano tenuto l’originale Bara to sake to takurami to… – “Rose, vino e cospirazioni…”, titolo aderente alla storia) è addirittura protagonista una bottiglia di vino avvelenato mentre nella puntata 28 “Un innamorato respinto” (in questo caso nessuna critica al cambio del titolo originale “André, limone verde”), Andrè rientrando a casa ubriaco da una taverna (una simpatica bettola per dirla tutta) dice “Che serata, quanto ho bevuto, quanti pugni ho dati, e quanti ne ho presi: per dimenticare non c’è niente di meglio che bere. Già, però come ci si sente male dopo”.
Tuttavia il testo è diverso dalla versione originale nella quale l’innamorato di Oscar (la conquisterà nella quartultima puntata per poi essere ucciso l’episodio successivo, entrando di diritto nel podio degli amori più veloci e sfortunati degli anime) canta una canzone.
Chiudiamo con Holly e Benji (Kyaputen Tsubasa, Capitan Tsubasa), la serie sportiva con i campi e le partite di calcio più lunghe al mondo, e probabilmente il maggior numero di nomi “occidentalizzati” nell’adattamento italiano di un anime.
La storia, forse perché dedicata a sportivi e bambini, offre un esempio di redenzione dall’alcol nei primissimi episodi con l’ex campione brasiliano di origini nipponiche Roberto Sedinho (in originale il cognome è giustamente Hongo) che, costretto al ritiro per un incidente e praticamente ridotto a un vagabondo ubriaco, ritrova la voglia di vivere vedendo Tsubasa giocare e getta definitivamente la “fiaschetta” per tornare al mondo del pallone.
Al prossimo episodio per altre citazioni…つづく