Moser presenta il nuovo Sauvignon Blanc Warth
Moser prosegue nel racconto e nella valorizzazione del terroir trentino attraverso la sua linea di vini fermi Warth: alla selezione si aggiunge il Sauvignon Blanc. Prodotto in purezza da un vitigno inedito per la cantina, il nuovo vino racchiude e valorizza, secondo lo stile fresco ed elegante di Moser, le uve provenienti dalle Colline di Trento e della Valle di Cembra.
La nuova etichetta si affianca ai già presenti Gewürztraminer, Riesling Renano, Moscato Giallo, Müller Thurgau, Lagrein, Teroldego e la sua riserva, Rubro. Otto vini fortemente identitari e diretti, nati dal progetto di Carlo e Matteo Moser, oggi insieme alla guida della cantina.
“Il nostro primo Sauvignon Blanc nasce dalla volontà di esplorare le potenzialità di questo grande vitigno in un territorio vocato come il nostro, con uve allevate in un clima continentale, fresco, simile a quello della Valle della Loira, ma influenzato dalle Dolomiti – spiega Matteo Moser, enologo della cantina – “Siamo un’azienda dall’anima bianchista e con questa etichetta siamo riusciti ad affiancare al Riesling Renano, già presente nella linea Warth, un altro vitigno bianco nobile, di grande longevità, freschezza e beva, iniziando a produrlo proprio nel 2021, un’annata ottima per questa tipologia di vini.”
Il Sauvignon Blanc è frutto dell’assemblaggio delle uve da due zone fortemente vocate: l’intensa mineralità deriva dei terreni calcarei allevati a guyot presso Maso Warth, sopra la città di Trento a 350m di altezza, mentre la nota fresca è data dai vigneti allevati a pergola trentina sui terrazzamenti sabbiosi e porfirici della Valle di Cembra, a 500m sul livello del mare. Selezionate e vendemmiate a mano, le uve vengono sottoposte a una pigiatura soffice, per procedere poi con la fermentazione in vasche d’acciaio, mentre l’affinamento avviene in bottiglia per almeno un anno. Ne è nato così un Sauvignon Blanc dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, che presenta note floreali, con richiami di pesca bianca, frutta tropicale e fico.
Come gli altri vini della linea Warth, anche l’etichetta del Sauvignon Blanc è stata disegnata da Paolo Tait. L’indagine dell’artista, che da sempre contempla lo spettro degli artifici antropici e del mondo naturale riprende i brutali strumenti del lavoro dell’uomo, forgiati per solcare la terra, contrapponendoli alla presenza eterea dell’uccello appollaiato sul trespolo, armonioso ospite del suo elemento, l’aria. “La simbologia dell’opera rappresenta il rapporto viscerale della nostra famiglia con la terra: le origini contadine, il valore del lavoro e del sacrificio, la ricerca dell’avanguardia unite al rispetto per il territorio, visto come risorsa da plasmare e conservare, per noi stessi e le nuove generazioni” spiega Carlo Moser.