Oscarwine: du is megl che uan
Ci sono persone il cui peggior incubo è che gli altri si dimentichino del loro compleanno. Noi di oscarwine, sempre in controtendenza, ci siamo dimenticati di festeggiare i due anni di vita del nuovo portale, facendoci ricordare dagli amici che avremmo dovuto spegnere le candeline.
I messaggi ricevuti non solo ci raccontano che i nostri lettori sono buoni osservatori, ma ci dimostrano l’affetto e la vicinanza di chi ci sta seguendo dal 4 maggio del 2020.
Oscarwine ha iniziato a raccontare storie di vino in piena pandemia, quando il mondo del vino si era fermato, congelato in un’istantanea dolorosa, drammatica, sull’orlo di una crisi senza ritorno. Noi abbiamo scelto di concentrarci su altro, sulla voglia di reagire, sulle attività commerciali che lavoravano con le consegne, sulle nuove strade offerte dal web a livello di e-commerce e degustazioni a distanza, cercando di avvicinare la gente al vino in un momento di crisi globale.
Poi, è stato un crescendo con un lento ritorno a una normalità quasi ritrovata, testimoniata da eventi, degustazioni, tavole rotonde in presenza e amici che si sono finalmente rincontrati al bancone di un pub, al tavolo di un’enoteca o di un ristorante o ai banchi di assaggio di una manifestazione.
Abbiamo dimenticato il nostro compleanno perché eravamo piacevolmente distratti da voi. Così, oggi festeggiamo commercianti, cantine, professionisti di cui abbiamo scritto e che sono finalmente tornati a lavorare. Abbiamo gli occhi pieni di belle immagini, di una rinnovata serenità, augurando a chi ancora deve fare della strada in salita di trovare la forza per arrivare in cima e finalmente vedere le cose da un altro punto di vista.
È stato il compleanno di oscarwine, è stata la nostra e vostra festa.
“Cin cin”, “Salute”, “Cheers”, “Prosit”, “Proost”, “Op uw gezonheid”, “Salud”, “Sante”, “Na zdorovje”, “Hai devai”, “Skål!”, “Kippis”, “Ziveli”, “Pura vida”, “Ganbei”, “Kanpai”, “Kia ora”, “Slainte”.
Manca qualcosa? Aggiungetelo voi.