Sorprese di vino, girovagando a Romics
Quattro giorni, due sold out e 100.000 visitatori. Sono i numeri della XXVIII edizione di Romics, il Festival Internazionale del Fumetto, Animazione, Cinema e Games, l’evento più partecipato a Roma dopo l’emergenza pandemica.
Un successo annunciato quello della kermesse capitolina, una Fiera di Roma viva e scoppiettante, colma di cosplayer e appassionati, giovani e meno giovani, che, uniti dalla passione per fumetti e cartoni animati, o anime e manga per soddisfare tuti i gusti, hanno manifestato in presenza la fortissima voglia di vivere di una nazione che vuole tornare alla normalità.
Fra i moltissimi eventi in calendario – presentazioni di film e serie, incontri con doppiatori, attori (l’elenco darebbe troppo lungo per riprenderlo tutto), scrittori e disegnatori – ci è capitato di fare qualche (ri)scoperta legata al mondo del vino.
Abbiamo già scritto di come il vino compaia e sia trattato in diversi modi negli anime, ricordando personaggi che se ne cibano (Meeme di Capitan Harlock), qualche censura negli adattamenti inglesi poi importati in Italia (il sakè, trasformato in acqua del Dottor Sane di Yamato, un maldestro tentativo di occultamento della bevanda dato che si vedeva chiaramente che il medico era spesso alticcio) e una serie interminabili di villain che bevevano sempre vino dai colori spesso improbabili, tracannandolo a grandi sorsi da calici altrettanto fantasiosi, pieni di spuntoni o dalle assurde forme (sorvoliamo sullo spreco quando i bicchieri pieni venivano frantumati in uno scatto d’ira).
Venendo ai fumetti, il vino può far parte di un albo come elemento narrativo o tecnico. Partendo da quest’ultimo punto, nella storia di Diabolik intitolata “Dietro il vetro”, scritta da Tito Faraci e disegnata da Giorgio Montorio, le sedici pagine sono state realizzate utilizzando del Lambrusco (clicca QUI per la storia completa).
Dalla terra del sol levante, invece, arriva il manga “Kami no shizuku”, conosciuto in Italia come “Gocce di Dio” o “Drops of God”, scritto da Tadashi Agi, pseudonimo dei fratelli Yuko e Shin Kibayashi, e disegnata da Okimoto Shu. E’ la storia di Shizuku Kanzaki, un giovane impiegato che per entrare in possesso dell’eredità paterna dovrà identificare correttamente 13 differenti tipi di vino descritti nel testamento, l’ultimo dei quali è indicato col nome “Gocce di Dio”. L’impresa non sarà facile per due ragioni: la concorrenza di Issei Toomine, un critico di vini, e il fatto di non avere alcuna esperienza nel settore, oltre al leggerissimo particolare di non aver mai bevuto vino. La serie ebbe un primo adattamento televisivo di nove episodi nel 2009. Recentemente sono state annunciate le riprese di una nuova serie tv di otto episodi girati tra Francia, Italia e Giappone, scritta da Quoc Dang Tran (Marianne di Netflix, Parallel di Disney+), diretta da Oded Ruskin (Absentia di Amazon, No Man’s Land di Hulu) e interpretata da Fleur Geffrier e Yamashita Tomohisa.
Il fumetto ebbe grandissimo successo in Francia dove, nel 2011, uscì “Château Bordeaux”, scritto da Éric Corbeyran, storia di un’azienda bordolese in crisi e del tentativo di farla rinascere portato avanti dalla figlia del proprietario contro la volontà dei fratelli.
Chiudiamo con l’italico “Cantine a fumetti”, volume antologico realizzato da importanti artisti della Scuola Internazionale di Comics di Firenze in collaborazione con alcune cantina socie del Movimento Turismo del Vino Toscana del quale troverete la storia a questo LINK.
Cosa altro aggiungere? Se cercate questi fumetti o siete semplici appassionati, gli organizzatori di Romics hanno dato appuntamento alla XXIX edizione dal 6 al 9 ottobre 2022 presso Fiera Roma.