Terroir e tradizione nei vini di Nals Margreid
Lo scorso aprile, oscarwine aveva incontrato Paolo Dragani, nuovo Responsabile Vendite Italia di Nals Margreid, cantina altoatesina ad appena 15 km da Bolzano. A qualche mese di distanza, siamo tornati in Alto Adige, questa volta per una degustazione accompagnata dalla storia dei vitigni e dell’azienda, raccontata da Gottfried Pollinger, direttore commerciale e colonna portante della cantina del presidente Kurt Wolfensberger.
La storia della cantina
“Siamo un’azienda storica di questa regione, una cantina nata nel 1932 – racconta Pollinger – nello stesso edificio dove prima si trovava la tenuta della famiglia Von Campi che produceva vino dal 1700. La genesi della Cantina Nals (divenuta Nals Margreid nel 1985 in seguito alla fusione e con l’azienda Magrè) si deve all’unione di 20 famiglie che hanno, con gli anni, fatto crescere questa realtà vinicola, favorendo al tempo stesso la formazione di importanti flussi turistici. Oggi rappresentiamo 138 famiglie di produttori, ufficialmente siamo una cooperativa, una cantina sociale con la mentalità e la struttura di una azienda privata. Ogni produttore ha un accordo ed è seguito da un agronomo tutto l’anno.”
I vigneti e il mercato
“Abbiamo vigneti in 14 diverse zone dell’Alto Adige – spiega il direttore commerciale – Parliamo di 160 ettari (70% uve bianche e 30% a bacca rossa), tutti diversi per esposizione e temperatura, un habitat unico dove ogni uva ha trovato il suo ambiente ideale. L’azienda punta fortemente sul terroir: non si può piantare tutto dove si vuole, bisogna farlo con scienza e coscienza. Coltiviamo pinot grigio a 250 metri e arriviamo col pinot bianco a 800 metri. Copriamo un raggio di 80 km, un’enormità per l’Alto Adige, con un microclima diverso per ogni zona: a nord clima continentale con grande escursione termica e a sud clima mediterraneo, temperato, dove il vento Ora, che arriva dal lago di Garda, mitiga la differenza di temperature fra notte e giorno. Il 32% della produzione viene consumato in Alto Adige, grazie soprattutto al turismo, il 35% viene venduto nel resto d’Italia e un 33% finisce oltre confine; il nostro primo partner estero fu la Germania, seguita da Belgio, Danimarca e Svizzera, per poi fare il salto oltreoceano negli Usa e, infine, quello Asia: in totale siamo presenti in 36 paesi.”
La degustazione
Pinot Bianco Alto Adige DOC “Sirmian” 2018
Gottfried Pollinger: “Il pinot bianco è il vigneto che cresce nel punto più alto delle nostre tenute, a circa 600-800 metri dove l’escursione termica è notevole. È una zona collinare, costituita da terreni morenici, depositi glaciali.”
Oscarwine: “Il Sirmian Pinot Bianco nasce da uno dei vitigni più tradizionali del territorio. Colore paglierino brillante, al naso è intenso, caratterizzato da sentori di fiori bianchi, di mela e una leggera nota di ananas. Al gusto è caldo, sapido, fresco e persistente, con una bella mineralità. Nonostante la gradazione alcolica importante, è un vino che si fa bere con piacere. Molto fine. La bottiglia finisce (troppo) presto.”
Gewürztraminer Alto Adige DOC “Lyra” 2018
Gottfried Pollinger: “Ci troviamo a Söll, il Comune Termeno, area dove il Gewürztraminer trova il suo ambiente ideale. È un’area argillosa dove le radici scendono in profondità.”
Oscarwine: “Appena stappata la bottiglia emerge in maniera preponderante, ma elegante, l’aromaticità del vitigno. Piacevoli note fruttate e agrumate si ritrovano al palato. Un vino morbido, equilibrato, senza eccessi, che rispecchia come dovrebbe essere un Gewürztraminer. Da abbinare a crostacei e ai crudi di pesce.”
Schiava Alto Adige DOC “Galea” 2018
Gottfried Pollinger: “Le uve provengono da Santa Maddalena, una piccola zona collinare sopra Bolzano. È il vitigno Schiava più antico dell’Alto Adige che cresce nella parte storica della regione: il connubio perfetto.”
Oscarwine: “La schiava è il vitigno autoctono altoatesino per eccellenza. Colore rubino, “Galea” al naso risulta intenso con profumi di viola, ciliegia, fragoline di bosco e nel finale…mandorle. È un vino versatile da abbinare a salumi, carni bianche ma anche pesci: il tannino delicato (in bocca cammina in punta di piedi) ben si accompagna a tonno, pesce spada o un rombo. Può essere una soluzione interessante per gli aperitivi.”
Pinot Nero Alto Adige DOC Riserva “Jura” 2017
Gottfried Pollinger: “Siamo nel Comune di Appiano, zona morenica. Il vino, dopo una fermentazione in acciaio, viene affinato in legni di rovere per 12 mesi.”
Oscarwine: “Lo Jura è il fiore all’occhiello di questa degustazione: degno completamento di un interessante assaggio. Si presenta color rubino accompagnato da una escalation di sentori fruttati (lamponi, fragoline di bosco) seguiti da una timida nota di vaniglia per esplodere infine in un trionfo di spezie. Al palato è caldo, equilibrato, fresco. Un vino elegante come i suoi tannini. Qualche anno di invecchiamento in bottiglia lo renderà ancora più affascinante.”