Anime e vino: 7 stelle, 7 sfere, Gundam e Asterix
Rispettando la tradizione nipponica che vede la trasmissione di un episodio a settimana degli anime, torna puntuale l’appuntamento con citazioni e apparizioni del vino nei cartoni animati del sol levante (oggi con un’incursione in Europa).
Partiamo dall’ultimo posto nel quale ci aspetteremmo di trovare del vino: il mondo post-atomico di Ken il Guerriero (Hokuto No Ken), ultimo successore della Divina Scuola di Hokuto, disciplina di arti marziali che con un solo colpo permette ai suoi maestri di far esplodere dall’interno i loro avversari. Il personaggio nato dall’immaginazione di Buronson e dalla matita di Tetsuo Hara. uscì prima come fumetto e, appena un anno dopo, sbarcò in televisione dove fu protagonista di due serie, la prima di 109 episodi, la seconda di 43 puntate: un cult del periodo.
Due i misteri della serie. Il primo: come facevano Kenshiro e tutti gli altri maestri di arti marziali a mantenere i loro fisici scolpiti senza andare in palestra? Il secondo: possibile che, come accade sovente negli anime, i malvagi di turno mangino e bevano senza ingrassare minimamente? Nella scena che vi proponiamo, forse l’unica di questo tipo in tutte e 152 le puntate, vediamo Ken con in mano un calice di vino che, poco dopo, farà una brutta fine, stretto nella mano del successore della Divina Scuola di Hokuto fino a farlo esplodere (posarlo sul tavolo e berlo dopo no eh?).
Passiamo a un altro anime di grandissimo successo che ha come protagonisti dei maestri del combattimento: Dragon Ball Z (Doragon Bōru Zetto). Si tratta della seconda serie animata dedicata a Son Goku (291 episodi andati in onda tra il 1989 e il 1996), il piccolo combattente con la coda di scimmia, ormai diventato adulto. Nella prima puntata si scopre che l’invincibile eroe terrestre è in realtà un alieno proveniente dal pianeta Vegeta, patria dei temibili guerrieri Saiyan, che ha perso la memoria nello schianto della sua navicella sul pianeta blu.
Rispetto alla prima serie, la storia si svolge prevalentemente in dimensioni ultraterrene o mondi alieni; in uno di questi ultimi, Goku – il cui vero nome è Kakaroth – si confronta con il potentissimo Freezer, un tiranno intergalattico che ha eliminato da solo il pianeta originario del guerriero Saiyan e quasi tutta la sua razza. Il frame a lato è tratto da una scena in cui Freezer uccide con una mano il sovrano del pianeta Vegeta mentre con l’altra sorseggia vino.
Veniamo ora a un anime che ha rivoluzionato il genere dei robottoni: Mobile Suit Gundam (Kidō senshi Gandamu) di Yoshiyuki Tomino. È la prima storia in cui la Terra non deve difendersi da alieni malvagi e deformi ma dagli stessi umani emigrati in mondi artificiali anni prima e in cui i robot non hanno armi dall’energia infinita ma sono soggetti a problemi di munizioni o addirittura distrutti.
Gundam diede uno strappo con i giganti d’acciaio di Go Nagai, aprendo le porte a un nuovo tipo di narrazione che rendeva difficile anche la scelta della parte per cui simpatizzare. Se non fosse stato per la travagliata vicenda dell’edizione italiana – il cartone animato non fu trasmesso per 20 anni (tornò sul piccolo schermo nel 2004, ridoppiato e in una versione aderente all’originale nipponico) sembrerebbe per una complicata storia di diritti televisivi – forse Gundam sarebbe più famoso nel nostro paese di Goldrake e i due Mazinga. Qui, vediamo un Char Aznable (Maggiore Scia/La cometa rossa per i nati negli anni ’70) godersi un vino rosso, una volta tanto senza la sua famosissima maschera.
Infine, vi lasciamo con un divertente video tratto da “Asterix e la pozione magica” (1986), quinto film dedicato alle scaramucce fra un piccolo villaggio gallico e il potente impero romano.