Perchè per me il vino rosso è speciale

La milanese Valentina Dolci è Health Coach certificata presso l’Institute for Integrative Nutrition di New York, città dove ha vissuto per circa 3 anni. Attraverso le sue consulenze, sia private che aziendali, i suoi insegnamenti pratici che riguardano lo stile di vita, la scelta degli ingredienti e la cucina, Valentina esprime la sua passione nello stimolare consapevolezza riguardo le proprie scelte alimentari e nel guidare le persone in un percorso di conoscenza, creando i presupposti per godere di un corpo in equilibrio, vitale e di un sistema immunitario in buona salute.
Valentina ci racconta il suo punto di vista sull’integrazione del vino in una sana alimentazione, consigliando anche una ricetta per un ottimo risotto a base di vino rosso.

Quanto comfort ci dà il vino e quanto è buono! Eppure, quando vogliamo fare un po’ di detox, dobbiamo limitarlo. Come trovare il giusto compromesso? Non è facile mantenere un’alimentazione sana, rimanere in forma, sentirsi bene e forti.

VALENTINA DOLCI

Nel mio lavoro di consulente vengo spesso interrogata sul consumo di vino che, ogni tanto, andrebbe sospeso par dare al corpo e al fegato l’occasione di prendersi una pausa. Credo nell’equilibrio. Limitando gli eccessi e con un po’ di coscienza si può trovare la giusta misura. La mia proposta è quella rivalutare il vino rosso, anche in estate. Avete mai provato un rosso leggero servito fresco?

Poiché questo prodotto è il risultato della fermentazione dell’uva insieme a buccia e semi, le sue componenti offrono una varietà di benefici per la salute perché contengono sostanze sia antiossidanti che antinfiammatorie, come le antocianidine e il resveratrolo. Da un consumo moderato potrebbe derivare una riduzione del rischio di malattie cardiache e un aumento di colesterolo HDL “buono” e, sempre grazie alla presenza del suo antiossidante, un effetto preventivo di alcune forme di tumore. Nella polpa dell’uva sono contenute vitamine B, A e C e sali minerali come il ferro, che supporta anche la cura delle anemie.

Il consiglio è quello di consumare un bicchiere al giorno, sempre di qualità, tenendo presente che, nelle donne, il fegato ha una capacità inferiore di processare l’alcol: le dosi andrebbero dimezzate rispetto agli uomini. In cucina si fa un ampio utilizzo di vino, soprattutto nelle preparazioni di carne e pesce.

Le verdure? Ci tengo particolarmente a ricordare l’importanza e la centralità nella nostra alimentazione quotidiana del loro consumo. Diventare fantasiosi e curiosi nel regno vegetale è davvero importante per mantenersi in salute. Amo, per esempio, i risotti con le verdure: è un modo per gustarsi un buon primo, limitando il consumo di glutine, contenuto invece nella pasta. Il segreto è non eccedere con i carboidrati ma aggiungere una dose generosa di verdura.

Vi lascio una ricetta di risotto al radicchio e vino rosso, senza burro ma con una bella spolverata di Parmigiano o Grana, fonti di calcio ma privi di lattosio.


RISOTTO AL RADICCHIO E VINO ROSSO

Ingredienti per 4 persone:
280 g di riso Arborio o Carnaroli, 1 testa grande di radicchio rosso (500 g circa), 1 cipolla rossa, 200 ml vino rosso, 2 rametti di rosmarino, 40 g di nocciole, 1 lt di brodo vegetale, 50 g Parmigiano/Grana, 6 cucchiai di olio extravergine di oliva, sale q.b. e pepe.

Portate a bollore il brodo vegetale. Intanto, tagliate il radicchio a striscioline, lavatelo e centrifugatelo bene. Tritare finemente la cipolla. Versate in una pentola due cucchiai di olio e tre di acqua e fateli scaldare lentamente con i rametti di rosmarino. Quando l’olio è caldo, aggiungete la cipolla e fatela consumare con un pizzico di sale. Poi, aggiungete il radicchio e fatelo appassire per 3-5 minuti. Unite il riso e tostate a fiamma viva per un minuto. Quando il riso con il radicchio iniziano ad aderire al tegame, sfumate con il vino rosso. Mescolate e lasciate evaporare l’alcol. Coprite, poi, con il brodo bollente e portate a cottura il risotto, aggiungendo un mestolo di brodo alla volta quando inizia ad asciugare, mescolando spesso per evitare che attacchi. A un minuto dalla fine della cottura, regolate di sale e pepe. Spegnete il fuoco e mantecate con l’olio e il formaggio grattugiato. Tritate al coltello le nocciole. Servite il risotto all’onda decorando con la granella e qualche ago di rosmarino. Buon appetito!

“Nutrirsi è una necessità, ma nutrirsi in modo intelligente è un’arte”.

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