Vino e grande schermo, consigli e curiosità

Passato il lockdown, è tempo di riscoprire il piacere di incontrare gli amici e tornare a frequentare locali, sempre rispettando le regole per evitare la diffusione del Covid-19. Se invece avete programmato di rimanere a casa nel weekend, perché non vedere in streaming qualche film sul vino, accompagnando la visione con una buona bottiglia? Ecco qualche consiglio.

La coppia, sul set, Sánchez-Gijón/Reeves

“Il profumo del mosto selvatico” (1995) è la storia d’amore fra una ragazza di buona famiglia, Victoria Aragon (Aitana Sánchez-Gijón) – figlia di Don Pedro, un viticoltore della Napa Valley interpretato da un magistrale Giancarlo Giannini –  e Paul Sutton, un ex militare “signor nessuno” con il volto di Keanu Reeves. Una simpatia si trasformerà in un sentimento inizialmente acerbo, che maturerà in parallelo alle uve della famiglia Aragon, fino a diventare vero amore. Il film è il remake di Quattro passi fra le nuvole (1942) che, a sua volta, ispirò  “Era di venerdì 17” (1956). Queste due pellicole sono legate da una curiosa coincidenza: i protagonisti maschili furono Gino Cervi e Fernandel, straordinaria coppia protagonista della serie di film girati fra il 1952 e 1965 dedicati alle storie di Peppone e Don Camillo di Guareschi.

Una scena di Sideways

Nel 2004, il regista e due volte premio Oscar Alexander Payne ha portato sul grande schermo il romanzo Sideways, interpretato da Paul Giamatti e Thomas Haden Church, rispettivamente nei panni di Miles, un insegnante di inglese appassionato di vini, e del suo amico Jack, quest’ultimo in procinto di sposarsi. Prima della cerimonia nuziale, i due decidono di fare un viaggio nella zona vinicola di Santa Ynez Valley, nella contea di Santa Barbara in California, dove li attenderanno diverse sorprese. Sorpresa fu anche il successo di pubblico della pellicola che trasformò Santa Ynez Valley in meta turistica vinicola.

Russel Crowe

Ridley Scott ha diretto Russell Crowe, Abbie Cornish, Albert Finney e Marion Cotillard in “Un’ottima annata – A Good Year” (2006) , tratta dal libro di Peter Mayle. Il film che ha riunito regista e protagonista de “Il gladiatore” (citato nella scena in cui Max/Crowe arriva al vigneto per la prima volta, prende della terra, se la strofina sulle mani e l’annusa), racconta la storia del broker londinese Max Skinner, divenuto unico erede della tenuta Château La Siroque. Venderà la proprietà in Provenza o sceglierà di dedicarsi ad essa?

Russell Crowe è anche la voce narrante di “Red Obsession”, docu-film australiano del 2013 nel quale l’enologo Andrew Caillard racconta il mercato del Bordeaux fra Cina e vecchio continente.

Se parliamo di grandi rossi, non può mancare al nostro elenco “Barolo Boys. Storia di una rivoluzione” (2014), documentario di Paolo Casalis e Tiziano Gaia su una nuova generazione di piccoli produttori che, a cavallo fra gli anni Ottante e Novanta, partirono con pochi mezzi dalle Langhe alla conquista dei mercati internazionali. Una storia di contrapposizione tra innovazione e tradizione, uno scontro che, tra le altre cose, fu animato dalla discussione sull’utilizzo della barrique, allargatosi poi a tutta Italia.

Rimaniamo in Italia per il recente “Finché c’è Prosecco c’è speranza” (2017), un giallo con protagonista Giuseppe Battiston nel ruolo dell’ispettore Stucky, chiamato a indagare su alcuni omicidi avvenuti nella zona di produzione del Prosecco.

Non vi è bastato? Alla prossima per nuove dritte su vino e cinema.

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