Cia: vino italiano a rischio default
Dopo lo stop per il Covid-19 e la crisi economica della ristorazione italiana, con la conseguente ricaduta negativa sul settore vitivinicolo nazionale, un nuovo colpo al vino tricolore potrebbe arrivare dalla Francia.
La Confederazione italiana agricoltori teme la possibilità ventilata dal Governo transalpino di intervenire con fondi propri per sostenere misure di ritiro, e più specificamente di distillazione, anche per le produzioni di qualità, decisione che aggraverebbe la crisi di settore italiana.
“I tempi – ha spiegato il Presidente di Cia Agricoltori Italiani, Dino Scanavino – non consentono di rimandare le scelte da fare, anche perché il comportamento messo in campo dalla Francia, nostro diretto competitor, potrebbe essere devastante per le nostre produzioni.” “Occorrono – ha concluso – accanto a risorse finanziarie nazionali anche aiuti concreti dell’Unione Europea. L’approccio della Commissione europea nei confronti del comparto vitivinicolo al momento non è all’altezza del rischio default che sta correndo il settore”.
Le vendite in Italia stanno registrando un pesante dimezzamento e il pressing francese sui nostri prodotti di qualità potrebbe rivelarsi devastante
Mentre le cantine sono ormai piene di prodotto alla vigilia della nuova campagna, a causa della chiusura dei canali Ho.re.ca. le vendite registrano un pesantissimo -50% rispetto agli anni precedenti.