La viticoltura millenaria protagonista a Gradis’ciutta

Immersa tra le dolci colline del Collio, Gradis’ciutta rappresenta un punto d’incontro ideale tra radici storiche e visione contemporanea, un luogo dove il vino diventa un’espressione autentica della cultura e del territorio. Lo scorso 22 novembre, il suggestivo Borgo Gradis’ciutta si è trasformato in uno spazio dedicato alla storia e alla conoscenza, ospitando la presentazione del libroPiccola e buona storia della viticoltura“. Scritto da due tra i più noti studiosi di viticoltura a livello internazionale, Angelo Costacurta e Antonio Calò, il volume racconta con precisione e passione l’evoluzione della vite e del vino, intrecciando scienza, tradizione e cultura.

ROBERT PRINCIC

Accogliere eventi di questo tipo ci permette di valorizzare il legame profondo tra il vino e la cultura. Mi piace sempre ribadire che Gradis’ciutta non è solo una cantina, ma un luogo dove il passato dialoga con la contemporaneità, creando esperienze che vanno oltre il calice. Questo incontro letterario è una grande opportunità per riflettere su ciò che il vino ha rappresentato e rappresenta ancora oggi per le nostre comunità,” dichiara Robert Princic, titolare della cantina.

Pubblicata nella collana “Grado Babo”, l’opera è un invito a ripercorrere le tappe fondamentali della viticoltura, dalle antiche origini caucasiche alle attuali eccellenze del panorama italiano. Le pagine si snodano attraverso momenti storici e sociali che hanno plasmato il mondo del vino, offrendo una prospettiva unica su un patrimonio inestimabile.

Il volume è arricchito da fotografie a colori e approfondimenti, rendendolo uno strumento prezioso per chi desidera avvicinarsi alla storia della vite con uno sguardo divulgativo ma accurato. Gli autori porteranno il pubblico in un affascinante viaggio nel tempo.

Angelo Costacurta, ricercatore del Ministero dell’Agricoltura e vicepresidente dell’Accademia Italiana della Vite e del Vino, è un esperto di viticoltura con un importante contributo scientifico e storico. Antonio Calò, past president della stessa Accademia e membro dell’Accademia dei Georgofili, è un’autorità riconosciuta a livello internazionale, con centinaia di pubblicazioni e incarichi di prestigio.

L’evento ha offerto un’opportunità unica di dialogo e confronto con gli autori, permettendo ai partecipanti di scoprire come la viticoltura abbia plasmato intere civiltà e influenzato profondamente il rapporto con il territorio. Questo appuntamento si inserisce nel calendario di iniziative culturali organizzate da Gradis’ciutta, che continua a distinguersi per la capacità di creare momenti in cui il vino diventa veicolo di conoscenza, dialogo e ispirazione.

Photo credits: Simone Di Luca

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